Il Lusso della Semplicità

Siamo stati a “casa” di Borghese, per provare cucina e servizio di chi, solitamente, siamo abituati a veder giudicare il lavoro dei ristoratori.

Prima cosa che ci ha stupito è il fatto che si trovi sopra un supermercato, ci aspettavamo di trovare qualcosa di diverso.

Si entra da una porta a lato del supermercato. L’ingresso è di pochi metri quadri e sembra la reception di un albergo di periferia.

Al ristorante si accede salendo una scala sulla destra e si arriva in un ambiente che mi ha dato l’impressione di essere nella sala ristorante di un traghetto.

Primo impatto pessimo.

Cena per 2 persone.

Diamo un occhio al menu e vediamo com’è andata:

Antipasti: Millefoglie Vegetariana, Cannolo alla cernia

Primi: Spaghettone all’aragosta, Lasagna di coniglio

Secondi: Coniglio porchettato, Faraona

Dolci: 1 crème brulè “rivisitata”

1 acqua naturale, 1 bottiglia di Brunello di Montalcino, 2 caffè

 

LE NOSTRE IMPRESSIONI:

Ambiente a mio parere non all’altezza. Mi aspettavo, sinceramente, un locale più elegante e un po’ più di riservatezza.

Personale cordiale, disponibile. 

Cucina ottima, grazie alla materia prima di qualità e allo studio nella composizione dei piatti.

Prezzo assolutamente in linea con la qualità e il servizio.

Peccato che chi ci ha servito, si sia permesso, ad un certo punto, di fare un po’ troppo lo spiritoso con la mia fidanzata, alla quale ha chiesto il numero di telefono, dicendole che le avrebbe fatto avere un autografo da Borghese. Non si fa.

Simpatica l’idea di dare il “taccuino” per votare a fine cena.

VOTO FINALE: PROMOSSO (grazie solo ed esclusivamente ai piatti. Salvo per il rotto della cuffia)